Autovalutazione d'Istituto e valutazione degli apprendimenti degli allievi

“La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”.

dalle Indicazioni nazionali per il curricolo 2012

AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO

L'autovalutazione è il percorso di riflessione interno ad ogni scuola autonoma, finalizzato a

  • rilevare punti di forza e criticità nel proprio operato, sulla base dei dati disponibili;
  • definire concrete piste di miglioramento.

LA FINALITÀ DEL PROCESSO AUTOVALUTATIVO È CREARE LE CONDIZIONI PER RENDERE EFFICACE L'AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA DELLA SCUOLA, nella direzione delle sue finalità istituzionali: promuovere lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie. 

Il sistema scolastico italiano prevede che ogni istituzione elabori e pubblichi - ogni triennio, con aggiornamenti annuali - il Rapporto di Autovalutazione (RAV).

Vai al RAV dell'IC di Asola

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALLIEVI

La valutazione è  parte integrante del processo di insegnamento-apprendimento e svolge il ruolo fondamentale di informare se gli obiettivi previsti dai percorsi formativi sono stati raggiunti e in quale misura.

La valutazione è quindi uno dei compiti più importanti e più complessi affidati alla Scuola.

Possiamo individuare due principali funzioni della valutazione che ricorrono nel corso delle varie fasi del processo di apprendimento:

  • formativa
  • sommativa

La valutazione formativa accompagna e supporta il processo di apprendimento in itinere, fornendo informazioni sui livelli di apprendimento in modo da poter adattare gli interventi alle singole situazioni didattiche e attivare tempestivamente eventuali strategie correttive.

La valutazione formativa è cioè più orientata al miglioramento dei processi di apprendimento e di insegnamento per indirizzarne  lo sviluppo successivo che a fornire informazioni di sintesi sul rendimento degli studenti. 

Soprattutto in sistemi o contesti caratterizzati da trasformazioni e cambiamenti, la disponibilità di feedback costanti fa in modo che la flessibilità, potenzialmente positiva per un ambiente didattico, non degeneri in imprevedibilità e dispersività.

La valutazione sommativa, invece, si svolge solitamente al termine di un trimestre, di un quadrimestre o di un anno scolastico e fornisce, quindi, in un preciso momento temporale, una prova del raggiungimento dei traguardi previsti per quello step del percorso formativo.

La valutazione sommativa cioè:

  • osserva il raggiungimento degli obiettivi previsti ed è in grado, quindi, di verificarne ex post l’efficacia
  • agevola il trasferimento degli apprendimenti da un livello all’altro, ad esempio da un grado scolastico a quello successivo o dalla Scuola al mondo del lavoro

Le prove sommative misurano il livello e la qualità della preparazione degli allievi e i risultati sono utilizzati per rilasciare voti, giudizi, certificazioni o attestati, decidere riguardo alla promozione all’anno successivo.

da INVALSI open, sito ufficiale area prove nazionali